LE DOMANDE PIU' FREQUENTI SUL SANGUE

In questa sezione abbiamo voluto inserire una serie di domande e risposte più frequenti che servono per imperare a conoscere la linfa che viene chiamata sangue e le sue caratteristiche.

Qual è la composizione del sangue?
In una persona sana, circa il 45% in volume del sangue è rappresentato dalla componente cellulare, di cui fanno parte globuli rossi (la maggioranza), globuli bianchi e piastrine; il rimanente è un fluido giallastro detto plasma, costituito al 95% da acqua e per il resto da glucosio, proteine, vitamine e sali minerali.

 La concentrazione salina del sangue è dell’ordine di quella dell’acqua di mare. Il sangue ha una densità relativa compresa tra 1,056 e 1,066.In un adulto sano di media corporatura, il volume del sangue è compreso tra 4,5 e 5 litri. Un mm3 di sangue umano contiene circa 5 milioni di eritrociti o globuli rossi, 5.000 /  10.000 leucociti o globuli bianchi, 200.000 / 300.000 trombociti o piastrine. Inoltre contiene molti sali, sostanze organiche e gas in soluzione.

Quanto sangue viene donato in un anno?
Secondo i dati del registro sangue elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità in un anno in Italia sono donate 1,9 milioni di unità di sangue da parte di circa 1,26 milioni di donatori. In media ogni 1000 italiani donano circa 33 unità di sangue. In rapporto alla popolazione, la regione che dona di più è l’Emilia Romagna con circa 60 unità ogni 1000 abitanti, quelle che donano di meno sono la Campania e la Calabria, circa 14 unità ogni 1000 abitanti. Nell’ultimo rapporto dell’Istituto Supriore di Sanità, relativo a tutto il 1997, è riportato che nell’anno sono state donate 1.913.299 unità di sangue intero da 1.257.333 Donatori .

A chi serve il sangue?
Ogni anno servono circa 2,4 milioni di unità di sangue: circa 40 unità ogni 1000 abitanti. Tutto il sangue donato non basta; alcune regioni, come la Sardegna, sono costrette per particolari bisogni (Thalassemici) ad importare emazie concentrate da altre nazioni, soprattutto nel periodo estivo.
La trasfusione del sangue serve per pazienti in Pronto Soccorso, per pazienti cronici, per pazienti neoplastici e in chemioterapia, per pazienti con difetti della coagulazione, per pazienti chirurgici (interventi programmati o d’urgenza) per pazienti sottoposti a trapianti di organi o di modollo osseo

Chi dona il sangue?
Si ritiene che il 50 % degli Italiani (circa 30 milioni) può donare il sangue; in realtà sono circa 1,26 milioni i Donatori di sangue, pari a circa il 2% della popolazione generale e al 4% dei potenziali donatori. La media europea è del 4% della popolazione, in Portogallo dona il 2%, come noi all’ultimo posto in Europa, mentre in Irlanda dona il 7% della popolazione.
In Italia in media ci sono 21 donatori ogni 1000 abitanti con in testa l’Emilia Romagna con 33 donatori ed in coda la Campania e la Calabria con 11 donatori ogni 1000 abitanti. Si evince facilmente che c’è molta strada da fare per diffondere la cultura della solidarietà e della carità attraverso la donazione del sangue.
L’età media della popolazione dei donatori tende a crescere negli anni, sicché la popolazione dei donatori invecchia e sempre meno giovani maturano nella cultura della donazione.
Si può dire che il Donatore più frequente è il mancato Donatore.

Quale è il fabbisogno annuo stimato di sangue ed emocomponenti?
Il Piano Nazionale Sangue e Plasma, per il fabbisogno nazionale di Sangue, prevede che siano donate annualmente 40 unità ogni 1000 abitanti; attualmente se ne donano circa 33 ogni 1000 abitanti (media nazionale) con punte di 60 in Emilia Romagna e di 14 in Campania e Calabria.
Il fabbisogno nazionale di Plasma richiede che siano donati annualmente 12 litri ogni 1000 abitanti; attualmente se ne donano circa 9,3 litri ogni 1000 abitanti (media nazionale) con il massimo di 20 in Emilia Romagna ed il minimo di circa 2 litri in Basilicata. In totale nel 1997 sono stati prodotti 574.129 litri di plasma di cui 417.113 litri inviati al frazionamento industriale (73%).

Quali sono i requisiti basilari per la donazione del sangue?
– un po’ di buona volontà
– buona salute
– normali abitudini di vita
– età fra 18 e 65 anni
– peso superiore a 50 chili
– pressione arteriosa massima fra 110 e 180 mmHg
– pressione arteriosa minima fra 60 e 100 mmHg
– frequenza cardiaca regolare fra 50 e 100 pulsazioni/minuto (i Donatori che fanno intenso sport, anche con frequenza inferiore)
– emoglobina pre donazione non inferiore a 12,5 g/dL nelle donne e a 13,5 g/dL negli uomini
– ematocrito pre donazione non inferiore a 38% nelle donne e a 40% negli uomini

TABELLA 1 - COMPONENTI E DERIVATI DEL SANGUE

ELEMENTI CELLULARI (45% DEL SANGUE)
GLOBULI ROSSI
La principale funzione dei globuli rossi è quella di trasportare ossigeno dai polmoni alle cellule dell’organismo ove essi raccolgono l’anidride carbonica che riportano ai polmoni perchè sia eliminata. I diversi tipi di leucociti proteggono l’organismo dalle infezioni e da altre malattie: alcuni combattono i germi circondandoli e distruggendoli, altri rivestono un ruolo determinante perchè si produca immunità alle malattie. .La trasfusione di globuli rossi serve per il trattamento dell’anemia e costituisce il 30-50% di tutte le trasfusioni
GLOBULI BIANCHI
Servono per combattere le infezioni ma il loro uso clinico è ancora alo studio
PIASTRINE
Servono per determinare la coagulazione del sangue (es. quando si produce una ferita)e si trasfondono in caso di leucemia, cancro ed altre malattie che si associano a mancanza di piastrine.
PLASMA (55% DEL SANGUE)
PLASMA

Il plasma fresco o congelato viene usato per il trattamento delle emorragie. Il plasma liquido viene usato per ripristinare, in caso di emorragia, il volume liquido circolante.Consente alle cellule dell’organismo di disporre di acqua e di sostanze nutritive derivanti dagli alimenti. Contiene, inoltre, sostanze minerali ed ormoni essenziali per il normale sviluppo organico e trasporta i vari prodotti di degradazione al rene perchè vengano eliminati.

CRIOPRECIPITATO
Contiene il fattore anti-emofilico necessario per curare l’emofilia. Viene preparato da plasma fresco
PROTEINE PLASMATICHE
ALBUMINA
Per il trattamento dello shock e della carenza di proteine ematiche
gamma-GLOBULINE
Contengono gli anticorpi che ci difendono dalle malattie.Si usano per la prevenzione dell’epatite e del morbillo e per il trattamento delle carenze di gamma-globuline
IMMUNOGLOBULINE SPECIFICHE
Si tratta di un particolare tipo di gamma-globuline preparate da plasma di soggetti che possiedono particolari tipi di anticorpi
CONCENTRATI DI VARI FATTORI DELLA COAGULAZIONE, QUALI FIBRINOGENO, FATTORE VIII (GLOBULINA ANTIEMOFILICA), FATTORI II, VII, IX, X
Vengono impiegati per curare le mancanze di specifici fattori della coagulazione che determinano emorragie

 

Quanto sangue esiste nel corpo?
Circa il 7% del peso corporeo di una persona e’ sangue. la sua quantita’ varia a seconda del peso e dell’altezza, ma un uomo di media taglia possiede circa 5,5 litri di sangue ed una donna circa 4,5 litri.

Come viene prodotto il sangue?
Le cellule del sangue vengono prodotte principalmente dal midollo osseo con la collaborazione della milza, delle ghiandole linfatiche, dello stomaco, del fegato e di altri tessuti. Le cellule del sangue vengono prodotte continuamente perche’ hanno una vita limitata: il globulo rosso, ad esempio, sopravvive circa 120 giorni e viene quindi distrutto e rimpiazzato da un nuovo globulo rosso. Il plasma, o meglio, la parte liquida del sangue, riceve acqua, sostanza nutritive ed altri componenti vitali dallo stomaco, dall’intestino e da altri organi e tessuti dell’organismo.

Che cosa significa anemia?
Si definiscono anemici i soggetti che non possiedono emoglobina in misura sufficiente per essere donatori di sangue. Per valutare quanta emoglobina una persona possiede nel suo sangue, si puo’ prendere una goccia di sangue e farla cadere in una soluzione di solfato di rame. La risalita o la discesa della goccia di sangue nella soluzione indica se il livello di emoglobina nel sangue e’ basso o alto. Le anemie lievi costituiscono spesso una condizione temporanea che si puo’ correggere spontaneamente in qualche settimana.

Esistono altri gruppoematici oltre a 0, a, b, e ab?
Fino ad oggi sono stati scoperti piu’ di 100 fattori ematici, che sono riuniti in molti diversi sistemi. Tuttavia i sistemi piu’ importanti sono l’ab0 e l’rh. nella seguente tabella 2 vengono riportate le frequenze dei diversi tipi e gruppi sanguigni.

 

 Gruppo ed Rh

Frequenza

 0 Rh – positivo

1 su 3 (37,4%)

 0 Rh – negativo

1 su 15 (6,6%)

 A Rh – positivo

1 su 3 (35,7%)

A Rh – negativo

1 su 16 (6,3%)

B Rh – positivo

1 su 12 (8,5%)

B Rh – negativo

1 su 67 (1,5%)

AB Rh – positivo

1 su 29 (3,4%)

AB Rh – negativo

1 su 167 (0,6%)

 

La reazione antigene-anticorpo può essere nociva?
Non tutte le persone possiedono sui globuli rossi gli stessi antigeni ed infatti abbiamo visto che la popolazione può essere suddivisa in diversi gruppi. Ognuno di noi può produrre anticorpi contro antigeni che non possediamo ogniqualvolta questi vengono in contatto con il nostro organismo: ciò può accadere come fenomeno naturale nella prima infanzia, o può conseguire alla gravidanza o alla trasfusione di sangue. Nel caso di una trasfusione, quando l’anticorpo reagisce con il rispettivo antigene incompatibile, si può determinare un effetto nocivo. Per esempio, già poco dopo la nascita i soggetti di gruppo a producono anticorpi anti-b, cioè anticorpi che reagiscono con i globuli rossi di gruppo b, se un soggetto a dovesse ricevere una trasfusione di sangue di gruppo b, gli anticorpi anti-b si combinerebbero con i globuli rossi b distruggendoli e determinando una grave reazione. Per impedire tale pericolo, prima della trasfusione il sangue del donatore viene mescolato con il sangue del paziente e sottoposto ad alcuni test che costituiscono la prove di compatibilità.

Quando si pratica la trasfusione di sangue?
La trasfusione di sangue intero viene impiegata per sostituire il sangue perduto in occasione di incidenti, di interventi chirurgici in casi di grave shock e viene tradizionalmente usata anche per il trattamento di varie malattie. Attualmente tuttavia, per questa ultima indicazione, devono essere utilizzati i componenti del sangue.

Quando venne eseguita la prima trasfusione e da chi?
Nonostante la possibilità di trasfondere sangue sia stata intravista già durante il secolo XVI, non sembra sia stata praticata alcuna trasfusione prima della scoperta della circolazione del sangue, avvenuta nel 1628 ad opera del medico inglese william harvey. La prima trasfusione di sangue umana coronata con successo fu quella eseguita nel 1818 in inghilterra dal dottor james blundell. La praticò ad una donna che aveva presentato un’emorragia subito dopo il parto.

CONSERVAZIONE DEL SANGUE

Come si conserva il sangue prelevato per la trasfusione?
Fin dal 1869 vennero condotti esperimenti tesi a trovare un mezzo che impedisse al sangue di coagulare, ma fu solo nel 1914 che tre ricercatori, lavorando indipendentemente in differenti parti del mondo, scoprirono che il citrato di sodio impediva la coagulazione del sangue. Oggi il sangue del donatore viene prelevato in sacche di plastica sterili contenenti appositi anticoagulanti e conservanti, dei quali il più comune è una soluzione di acido citrico-citrato-destrosio, brevemente indicato come ACD. Il citrato presente nella soluzione impedisce al sangue di coagulare, mentre il destrosio fornisce alle cellule del sangue il nutrimento necessario a mantenerle in vita.

Dove si conserva il sangue?
Dato che il sangue è un tessuto vivente, esso deve essere mantenuto in frigorifero a temperature comprese tra 2° e 5° c. nei centri trasfusionali il sangue viene conservato in appositi frigoriferi, distinto a seconda del gruppo e tipo RH. Quando il sangue deve essere trasportato, è necessario che esso continui ad essere refrigerato: se la temperature scende o sale al di fuori dei limiti indicati si produce, infatti un danno alle cellule o si favorisce la crescita di germi in esso eventualmente contenuti.

Come si puo’ essere sicuri che il sangue venga sempre mantenuto alla giusta temperatura?
Con un dispositivo di controllo termostatico ed un sistema di allarme acustico, il frigorifero del centro trasfusionale indica quando la temperatura si sposta al di sopra o al di sotto dei limiti ottimali. Qualora venga a mancare la corrente, entrano automaticamente in funzione gruppi autogeni che forniscono corrente ai frigoriferi.

Per quanto tempo si puo’ conservare il sangue?
Dato che i globuli rossi si deteriorano con l’invecchiamento, e nel sangue conservato avvengono varie modificazioni chimiche, il sangue intero deve essere usato entro 21 giorni dal prelievo. tuttavia è oggi possibile conservare i globuli rossi per lungo tempo, se essi vengono congelati e conservati a bassissima temperatura.

Che cosa accade del sangue che non viene usato entro 21 giorni?
Qualora il sangue intero non venga utilizzato entro 21 giorni, esso viene centrifugato ed il plasma utilizzato per la preparazione di alcuni derivati.

Il sangue può essere conservato allo stato di congelamento?
I globuli rossi possono essere conservati per anni se congelati entro cinque giorni dal prelievo e mantenuti a basse temperature in appositi frigoriferi. Dato che i procedimenti di congelamento e scongelamento dei globuli rossi sono ancora piuttosto costosi e complessi, l’applicazione pratica è ancora limitata. al contrario, il plasma fresco viene sistematicamente congelato e così conservato per un anno.

E’ opportuno conservare il sangue di gruppo raro?
La scoperta di molti fattori gruppoematici oltre all’ABO e all’RH ha portato ad identificare alcuni tipi di sangue estremamente raro. Questi tipi di sangue si rivelano a volte indispensabili per trasfondere alcuni pazienti; essi pertanto vengono conservati allo stato di congelamento. L’American Association of Blood Banks dispone di una rete di laboratori distribuiti in tutti gli stati uniti ove vengono conservati questi tipi di sangue raro. inoltre, molti donatori che possiedono un sangue raro hanno dato il loro nome ad un’apposita lista di donatori rari dell’AABB; quando necessario, essi donano una unità di sangue che viene immediatamente spedita al paziente che ne necessita in qualunque parte del mondo egli si trovi.

I DONATORI DI SANGUE

Perchè si deve donare il sangue?
Il sangue per la trasfusione può essere ottenuto soltanto dall’uomo ed esso è molto spesso l’unico elemento in grado di salvare la vita dei malati. Sfortunatamente, solo il 3% circa degli individui che potrebbero donare sangue sono donatori. ogni anno, più la scienza progredisce, più sangue si rende necessario; è quindi indispensabile che ogni anno si trovino nuovi donatori.

Chi può donare sangue?
In generale, ogni adulto in buona salute che non abbia avuto in epoca recente qualche malattia o che non abbia sofferto nel passato di particolari affezioni può effettuare la donazione di sangue. Il centro trasfusionale ha l’obbligo di accertare scrupolosamente che la donazione non nuoccia al donatore e non danneggi il ricevente. possono essere donatori i soggetti di età compresa tra i 18 ed i 65 anni.

Con quale frequenza si può donare il sangue?
In America, una persona può donare sangue 5 volte all’anno con un intervallo minimo di 2 mesi tra un prelievo e l’altro. La legge italiana prevede che il donatore possa donare sangue solo 4 volte all’anno, con un intervallo minimo di 3 mesi tra i prelievi. Migliaia di uomini e donne hanno donato sangue per anni ed alcuni di essi godono di ottima salute dopo aver offerto ben 50 litri di sangue.

In quanto tempo l’organismo rimpiazza il sangue donato?
La sottrazione di sangue viene immediatamente compensata dall’organismo: i liquidi accumulati dai tessuti vengono richiamati in circolo ed il midollo osseo accelera la produzione di globuli rossi. In tal modo, il volume di sangue in un periodo di tempo compreso tra qualche minuto e poche ore. Il ripristino dei globuli rossi avviene piu’ lentamente, ma generalmente si completa entro un mese circa dal prelievo.

Che cosa avviene quando il donatore si presenta al centro trasfusionale?
Innanzitutto, il donatore fornisce il suo nome, indirizzo ed altri dati anagrafici e quindi espone, dietro precise domande del medico, la sua storia clinica. Il medico quindi procede alla visita del donatore, ne valuta il tasso di emoglobina e lo invita a stendersi su un lettino; egli quindi preleva circa 450 ml di sangue dalla vena del braccio (la legislazione italiana prevede che la quantità di sangue prelevato no superi 6 ml per kg di peso nell’uomo e 5 ml per kg di peso nella donna). Dopo il prelievo, il donatore resta sdraiato per un breve periodo di tempo e gli viene quindi servito un piccolo ristoro. L’atto del prelievo del sangue con le moderne attrezzature è assolutamente indolore e non dura più di 10 minuti; tuttavia l’intero procedimento, dal momento in cui il donatore incontra il medico al momento in cui esce dal centro trasfusionale, non deve durare meno di 45 minuti; un tempo inferiore implicherebbe di necessità un controllo sanitario meno accurato del dovuto a detrimento del donatore stesso e dei malati.